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“Interno n° 2”, 1965

“Interno”, 1965

Olio su tela cm. 80×60

Dalla finestra del mio studio, alto sui tetti di Modena, lasciavo che lo sguardo rincorresse le linee geometriche delle prospettive… poi ritornavo alla tela e nel silenzio della stanza davo forma alle mie sensazioni. Ripercorrendo quei giorni, avrei scritto un paio d’anni dopo: “…L’interesse per la persona mi avviò allo studio dell’ambiente in cui essa si muove, a cercare, cioè, i motivi delle cose, degli oggetti che in definitiva sono complementari alla vita dell’uomo stesso. In tal modo acquista valore in quanto
relazionato al suo creatore, al suo possessore. Naqcquero in questo periodo i miei interni in cui la persona, tuttavia, gode del primato, imponendosi, con la sua presenza, sugli oggetti che la circondano…”